L’ ex direttore del “Banco do Brasil” Pizzolato, accusato di peculato, lavaggio di denaro e corruzioe, fuggito in Spagna e dopo in Italia...
L’ ex direttore del “Banco do Brasil” Pizzolato, accusato di peculato, lavaggio di denaro e corruzioe, fuggito in Spagna e dopo in Italia, dopo alcuni mesi di permanenza nel carcere di Modena, secondo una recente sentenza, doveva essere estradato in Brasile. In questi giorni, lo stesso tribunale di Bologna ha respinto la richesta di estradizione del Brasile. Pertanto, egli rimarrà in carcere in Italia fino al mese di giugno, quando la magistratura italiana emetterà le nuove disposizioni. Va ricordato che Pizzolato era giunto in Italia utilizzando il passaporto falso del fratello, deceduto alcuni anni prima. Accusato di finanziamenti illeciti e di danno al patrimonio pubblico, dovrebbe inoltre, qua in Brasile, essere testimone chiave di una serie di illeciti finanziamenti a favore di personaggi della politica.
Motivo questo che potrebbe favorire le pressioni brasiliane poiché Pizzolato rimanga in Italia e non rilasci alcuna testimonianza nei tribunali del suo paese.
Un caso di corruzione Internazionale? Puó essere.
E intanto, l’ ultimo atto della sentenza non convince, e tanto meno convince una corretta linea di condotta tra i due paesi, Brasile e Italia.
Gian Pietro Bontempi- Corrispondente del “Piave- In Italia e nel Mondo-”,
da Brasília; 06-05-2015