di Norman Zoia
«Diretto da un mezzo negro, scritto da un razzista, autoprodotto con un budget da Terzo Mondo». Così gli stessi autori descrivono il film da pochi giorni e per pochi giorni nelle sale.
Una sola settimana grosso modo, da giovedì scorso, e non coprendo l'intero territorio nazionale. Ma Distribuzione Indipendente continua a credere nel progetto e da Roma a Milano passando per Trieste le storie intrecciate di Kamal, Vania e Lucrezia stanno coinvolgendo pubblico e critica. Sono uscite le prime favorevoli recensioni e ne ha parlato giusto stanotte anche Cinematografo su Rai 1. Oltre ai succitati capoluoghi la pellicola avrà comunque proiezioni mirate all'interno del Circuito Off (in Calabria, Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna, Lazio, Marche, Toscana, Emilia Romagna, Liguria...), info dettagliate sulla pagina web della distribuzione. Immigrazione e anti fondamentalismo, un passato di prostituzione e il riscatto, imprenditoria al femminile in difficoltà. Spaccio, allucinazione, usura. Con libera ispirazione a fatti di cronaca. Marocco e Moldavia ben incastonate nella città eterna che è poi ovunque, quintessenza di ogni metropoli. Quel capo del mondo dove si muove e muore non solo grande bellezza, anche smisurato sconforto. Tre spaccati attuali in uno, passati nel colore nero quale forte connotazione ancorché minimale e addentrante, come il tema musicale che a tratti accompagna il tutto. Malgrado le difficoltà economiche i numeri veri sono di rilievo. Più di trenta personaggi, mezzo centinaio di location e scene per quasi tre volte tanto. Multirazzialità sia nel racconto sia nelle maestranze. Una troupe che oscilla tra il perduto Belpaese e Dubai. Sangue blues colombiano e cileno mescolato a quello tedesco e olandese, in direzione di un valore socioculturale aggiunto. Nel cast anche Paola Migneco, figlia e nipote d'arte, autrice di uno script dal quale Maldonado sta mettendo in cantiere le sue prossime riprese.
Carta Bianca (sopra un fotogramma) // regia: Andrés Arce Maldonado // aiuto regia: Sebastiano Facco // soggetto e sceneggiatura: Andrea Zauli, Andrés A. Maldonado // montaggio: jennie Vàzquez Alarcòn // direzione della fotografia: Maura Morales Bergmann // suono: Marco De Carolis, Lavinia Burcheri, Luca Cafarelli // musiche originali: Max Trani // produzione esecutiva: Giovanni Sinopoli //con Mohamed Zouaoui, Tania Angelosanto, Patrizia Bernardini, Valentina Carnelutti, Djibril Kebé, Carolina Patino, Ermanno De Biagi, Bruno Valente, Luigi Toto, Daniele Miglio, Paola Migneco, Raffaele Castria // per Latinos Extraviados & La Siliàn