di Norman Zoia
Parafrasiamo lo storico Quesito con la Susy, gettonatissima pagina della Settimana Enigmistica, augurandoci che altrettanto avvenga con miss Randazzo, critico militante nella disciplina cara a Euterpe.
Intervistare. Faccenda talvolta complicata. Ancor più se mediata in video. Qui la presenza aiuta. Certo, le phisique du rock'n'roll non le manca. Fresca, empatica, abile a tenere in riga (e in squadra) l'ospite di turno, è ormai figura di spicco nel palinsesto di Live Music Lombardia. L'abbiamo vista di recente alle prese con la nuova operazione cultural-cover di Pino Scotto e con tutta una teoria di vecchie glorie contestualizzate alla serata in memoria di Ricky Maiocchi, forse il primo vero rocker italiano. Dalla sua postazione sono passati fra gli altri Ronnie Jackson, Pietruccio dei Dik Dik, Livio e Tonino (gli ultimi autentici Camaleonti, fondatori del gruppo proprio insieme a Ricky). Anche molti report da dischi e concerti per la rubrica Pausa Caffè del Comune di Milano portano la firma di Giusy Randazzo, attratta fin da bambina dal mondo delle sette, anzi dodici, o meglio ancora infinite note. L'auspicio è che il prossimo rilevante Invito con la Giusy abbia magari a che fare con gli Stones, che a giugno fanno scalo a Roma. Peggio per il signor Jagger se non ce la farà a passare dai microfoni della nostra bellezza mediterranea di formazione ambrosiana. Con la passione e il piglio sempre all'insegna di una speciale scrittura, quella dove il cancelletto non è un hasthag ma sta per diesis!