"L'anno scorso tanti errori, ora voglio migliorarmi"
Abbiamo incontrato Romano Fenati, il giovane esordiente del 2012 della Moto3 che ha stupito, e non poco, per le sue capacità. Oltre che parlare della sua prima stagione in questo mondo, Fenny ci racconta anche della sua preparazione in vista del 2013, che aprirà le danze con il weekend del Qatar del prossimo 7 aprile.
Romano Fenati, pilota del Team Italia FMI, si prepara a disputare la sua seconda stagione nel Motomondiale, classe Moto3. Il giovane di Ascoli Piceno ha da poco compiuto 17 anni ed ha un passato fatto di gare di minimoto e di presenze al Campionato Italiano Velocità. Nel 2012 ha conquistato il secondo posto al suo esordio su una pista del mondiale, mentre alla sua seconda prova ha ottenuto la vittoria. Nella stagione sono arrivati altri due podi, quello del Mugello e quello di San Marino. I suoi risultati non sono stati costanti, ma comunque ha concluso al 6° posto della classifica piloti e si è dimostrato la sorpresa italiana. Naturalmente Romano può ancora migliorare ed ha tutte le carte in regola per farlo.
Puoi fare un bilancio della tua prima stagione in Moto3?
Ci sono stati degli alti e dei bassi, più bassi che alti a dire il vero. Ma comunque sia è arrivata la vittoria, due secondi posti ed un terzo. Quattro podi in totale, non è per niente male! Ho fatto parecchia esperienza che mi servirà per la nuova stagione.
E’ più emozionante vincere una gara del CIV o del Motomondiale?
Senza nulla togliere al CIV, certamente vincere nel Motomondiale ti dá più emozioni. E’ più importante perché è un evento che gira tutto il mondo, però anche il livello è molto più alto. Qui i piloti sono tutti forti.
Dopo i risultati soddisfacenti delle prime due gare, in che modo ti ha condizionato la pressione della stampa?
Non c’è stata pressione, alla fine i giornalisti ci sono e lo sappiamo. Abbiamo fatto un po’ di errori, io ero inesperto e, se potessi tornare indietro, sicuramente non li rifarei. Errori sulla tipologia di messa a punto della moto…
E tu personalmente come hai vissuto le prove successive in cui non hai brillato come nelle prime due? Pensavi di poter continuare su quella linea?
No, però gli altri hanno lavorato di più per arrivare dove sono. Noi ce la siamo presa con più calma dopo il secondo posto e la vittoria; ci siamo rilassati ed abbiamo sbagliato.
Qual è il tuo rapporto coi meccanici?
Il nostro rapporto è di tipo professionale quando siamo nel box, all’infuori diventa più amichevole. Ad esempio in Australia ho dormito nella stessa stanza col mio meccanico: a volte usciamo insieme la sera per rilassarci e scherzare un po'.
Tra i piloti che la Federazione Italiana ha scoperto a quale ti paragoni di più?
Non saprei, forse a nessuno.
Qual è l’aspetto più divertente del tuo lavoro?
Le ombrelline.
E quello più noioso?
I viaggi in aereo per raggiungere le varie località vicine ai circuiti.
Pensi mai alla pericolosità di questo sport?
Sì, però me lo sono scelto io. Alla fine la probabilità di cadere e di farsi male c’è.
Ora che sei più conosciuto, i tuoi amici continuano a comportarsi con te come hanno sempre fatto o hanno cambiato la maniera di porsi?
No, no. Mi trattano sempre allo stesso modo.
Come ti stai preparando in vista della nuova stagione?
Oltre ad un’intensa preparazione fisica in palestra, ho aggiunto un po’ di allenamento con il cross, flat-track e minibike su pista bagnata.
Quali sono le tue aspettative per il 2013?
Intanto vorrei confermare i risultati che ho raggiunto nel 2012 e magari cercare di migliorarmi…
Foto di Getty Images,