Corrispondenza dal Sud Tirolo di Josef Dalsass
Egregio Direttore,
La devastazione linguistica e culturale continuata anche dopo la fine del totalitarismo, ha stravolto il profilo storico del Sudtirolo. Lo Statuto ha attenuato carenze amministrative, ma il recupero identitario appare insufficiente. Si ritiene infatti che la Provincia Autonoma non faccia abbastanza e, come è noto, la sommersione affoga. L’inerzia nella rimozione della persistente, offensiva simbologia colonialista che altrove sarebbe già stata spostata 68 anni fa, ne è una prova.
La Südtiroler Freiheit, guidata dall’inossidabile Eva Klotz, ha supplito alle esitazioni pubblicando libri come “Il monumento del regime” che ha recato informativa sia in tedesco che in italiano in tutte le valli.
È raro che un movimento politico giunga a tanto, ma a Bolzano ciò è stato fatto superando il trambusto delle finzioni. Non è tutto. Sarà presto disponibile la traduzione in italiano del libro sul padre dell’attiva e credibile Eva Klotz. La letteratura è un sismografo dei mutamenti della sensibilità e l’opinione pubblica avrà in tal modo informazioni su realtà taciute e dimensioni volutamente ignorate. Potrebbe essere uno stimolo per forze sane anche in Veneto.
I migliori saluti.
Josef Dalsass