di Alessandro Biz - direttore responsabile
Trionfo di Zaia, secondo le più rosee previsioni. E trionfo della Lega premiata per la coerenza e la chiarezza nel portare avanti le battaglie sentite dai cittadini.
L’apprezzatissima e fortissima candidatura di Zaia ha cannibalizzato i potenziali voti del Partito Nasional Veneto con candidato presidente Gianluca Panto.
Se il centro destra avesse riproposto nuovamente Galan, sicuramente gli indipendentisti si sarebbero trovati in saccoccia un bel po’ di voti in più. Da Zaia ora il Veneto si aspetta molto, in termini di federalismo, di autonomia, di visibilità. Emerge un nuovo partito, quello dell’astensione. Merito della campagna d’odio della sinistra, che in primis ha disaffezionato, per non dire schifato, molti elettori. E che è stata vittima di questo ennesimo errore. Una sinistra sempre più alla deriva, sempre più lontana dalla gente e dai problemi della società.
Paga in misura minore anche il Pdl, con gli elettori di quella che fu Alleanza Nazionale travasati alla Lega. E’ ora che Fini, se non se ne va con le proprie gambe, venga cacciato. Non rappresenta più la destra italiana. La Lega incassa e sotto sotto ringrazia.