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Ultime dal mondo delle auto e delle moto Mondiale Superbike: Portimao, atto finale. Al Texano l'iride 2009

Giornata storica per la Yamaha, che ha conquistato per la prima volta il titolo piloti nel Campionato Mondiale Superbike grazie a Ben Spies, davanti agli 86.000 spettatori che ahnno affollato l'impegnativo circuito di Portimao.



Il neo-iridato (vincitore di 14 gare su 28 e autore di 11 pole position) ha disputato due gare tatticamente perfette. Gara 1, vinta guidando in testa dall’inizio e controllando i tentativi di rientro di Rea e Biaggi, mentre Gara 2 gestendo la situazione, evitando di farsi coinvolgere in qualsiasi duello amministrando e chiudendo in quinta posizione.

Il rivale Haga scivola e cade in gara 1 lasciando via libera al Texano. La Ducati si consola con la vittoria di Fabrizio in gara 2 e col Titolo Costruttori, il 16 della sua storia.

 

 

SBK Gara 1

 

 

 

 

Gara dominata dall'inizio alla fine da Ben Spies (Yamaha), che ha centrato la sua 14esima vittoria ipotecando il titolo iridato. Il pilota texano, velocissimo al via, ha controllato con grande autorità prima i tentativi di Max Biaggi (Aprilia), quindi aumentando il ritmo ed andando a vincere in solitudine. Grazie al questo risultato, Spies è balzato al comando della classifica con 15 punti di vantaggio su Noriyuki Haga (Ducati). Il pilota giapponese ha recuperato tre posizioni in partenza, un bel inizio che l'ha portato subito in settima posizione, da dove, in pochi giri, ha potuto raggiungere sia Haslam che Byrne. Nel corso del quinto giro, Noriyuki, seguito dal suo compagno di squadra Michel, è riuscito a sorpassare Haslam, ma poi, nel giro successivo, Noriyuki è purtroppo scivolato e, costatando che la moto era spenta, non ha potuto continuare la gara. Sul secondo gradino del podio è salito un ottimo Jonathan Rea (Honda), che ha avuto la meglio nel finale su Biaggi dopo un bel duello. Miglior pilota Ducati al traguardo, quarto, è stato Shane Byrne, grande prova la sua, mentre quinto ha concluso quinto Michel Fabrizio (Ducati), che ha compromesso la sua gara partendo male. Di rilievo la sesta posizione di Leon Camier (Aprilia), ottavo Ruben Xaus con la prima BMW. Fuori gioco entrambe le Suzuki, con Yukio Kagayama caduto e Sylvain Guintoli costretto al ritiro.

 

 

Ben Spies: "E' stata davvero una gara difficile, al'inizio sono partito per vincere, stando davanti e non interessandomi a nient'altro. Poi quando ho saputo che Haga era caduto ho capito che dovevo vincere per recuperare piu' punti possibili per gara 2. Una volta che hai un vantaggio, non puoi permetterti di essere stupido e buttare tutto all'aria."

 

Jonathan Rea: "C'e' voluto un po' di tempo per sistemarmi con le gomme ma quando hanno iniziato a funzionare sono andate bene fino alla fine. La moto andava benissimo e il team ha fatto un ottimo lavoro, non posso che ringraziarli. E' la prima volta che riesco ad avere un risultato simile in gara 1 e sono sicuro di andare bene anche in gara 2."

 

Max Biaggi: "Forse non sono riuscito a settare la moto nel modo che volevo e ho avuto qualche problema e poi ho fatto anche qualche piccolo errore che mi ha fatto perdere dei decimi. Ma sono comunque contento di questo risultato anche se ho ancora qualche dolore dall'incidente di ieri e pensavo di non riuscire a completare la gara."

 

 

 

 

Ordine di arrivo: 1. Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 38'15.390 (158,442 kph); 2. Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1.697; 3. Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 2.113; 4. Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 2.757; 5. Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 14.753; 6. Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 20.044; 7. Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 25.634; 8. Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 31.104

 

 

SBK Gara 2

 

 

 

 

Ben Spies (Yamaha) amministra tatticamente gara 2 e con il quinto posto finale vince il campionato piloti 2009.

Partito con l'obiettivo di conquistare almeno il sesto posto, il Texano ha preferito tenere la posizione evitando di forzare il ritmo e la moto, non accettando alcun confronto diretto. Haga, avendo cambiato sia moto che gomme, è partito più forte e dopo due giri si è portato in quinta posizione. Dopo qualche giro Michel l'ha sorpassato con l'obiettivo di raggiungere i tre leader Byrne, Rea e Spies. Lottando con i due piloti britannici per parecchi giri, il pilota romano ha preso il comando della gara durante il tredicesimo passaggio, perdendolo nuovamente dopo pochi giri. Haga nel frattempo ha recuperato terreno, scavalcando sia Biaggi che Byrne, proiettandosi in terza posizione. Un errore da parte di Jonathan nell'ultimo giro ha permesso a tutti e due i piloti Ducati Xerox di passarlo; così Michel e Noriyuki hanno chiuso primo e secondo, una bella doppietta per il team nell'ultimo appuntamento dell'anno, mentre sul terzo gradino del podio è salito Jonathan Rea (Honda). Ancora una grande prestazione per Shane Byrne (Ducati), costretto alla quarta posizione a causa di una rottura al cerchio. Sesto posto invece per Max Biaggi (Aprilia), autore di una gara spettacolare m con qualche errore di troppo. Nuova prova convincente di Leon Camier (Aprilia), settimo, che ha preceduto Smrz (Ducati) e Troy Corser (BMW). In zona punti entrambe le Suzuki, con Sylvain Guintoli decimo e Yukio Kagayama undicesimo.

 

 

 

 

Post Gara

 

Ben Spies: "Voglio ringraziare la Yamaha per avermi dato una moto vincente. Gara 2 ho fatto quello che era necessario per vincere. E’ stato difficile comunque tenere la situazione sotto controllo, perché il ritmo era veloce. Mi ero accorto di avere un paio di piloti dietro non troppo lontani e sapevo che se Nori avesse vinto mi sarei dovuto piazzare almeno sesto. Così ho cercato di avvantaggiarmi per tenermi fuori dai guai. Qualche preoccupazione me l’ha data Max, che mi si è infilato all’interno un paio di volte andando poi lungo. Così ho deciso di passarlo per stare tranquillo negli ultimi giri. E’ stata una giornata spettacolare e non finirò mai di ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato a raggiungere questo risultato. E’ stato incredibile vincere per Yamaha, soprattutto nel mio primo anno in SBK. Non penso di avere ancora realizzato quello che è successo oggi ma in un paio di giorni sono sicuro che me ne renderò conto!”.

 

 

 

 

Michel Fabrizio: "In Gara 2 invece ho fatto una bella lotta con Rea, l'ultima volta che abbiamo corso insieme così, a Misano, è stato lui a vincere, oggi è toccato a me. Jonathan ha fatto un piccolo errore all'ultima curva che mi ha permesso di superarlo e vincere la gara. Mi dispiace molto per Nori, comunque abbiamo dimostrato di essere forti, e secondo me, sia Ben che Nori sono i vincitori perché insieme ci hanno regalato una stagione fantastica, lottando fino alla fine."

 

Noriyuki Haga: "E' tutto il weekend che non siamo totalmente soddisfatti del set up della moto, soprattutto con le gomme, che non mi hanno dato mai un buon feeling. Di solito abbiamo un buon bilanciamento su ogni circuito ma qui, pur non cambiando molto il setting qualcosa non ha funzionato bene. In gara 1 abbiamo montato gomme dure e non hanno funzionato come speravamo, non mi davano il grip necessario per cui è stato difficile frenare e purtroppo sono caduto anche se non stavo forzando tanto. Abbiamo cambiato moto per la seconda manche, per sicurezza, cambiando ovviamente anche le gomme. Abbiamo trovato quindi più grip e ho potuto fare una bella gara. Purtroppo la seconda posizione in gara non è stata sufficiente per conquistare il titolo, ed è un vero peccato, ma devo dire che ho vissuto un bellissimo primo anno con questa mia fantastica squadra che mi ha sempre fornito una buona moto. Ringrazio tutti i miei tecnici, la Ducati, gli sponsor e la Clinica Mobile per tutto il supporto che mi hanno dato in questa stagione. Complimenti a Ben, è stato un rivale fortissimo e anche se l'anno prossimo andrà in MotoGP, sono sicuro che rimarremo amici. Adesso cominceremo subito i test in preparazione 2010"

 

Jonathan Rea: "Con Michel ho lottato per la mio posizione del campionato ed e' stata una bella battaglia e dovevo fare qualcosa nell'ultimo giro, vincere la gara e arrivare quarto in campionato. Ci ho provato in tutti i modi ma ho commesso un errore che ha permesso a Michel di sorpassarmi. Con questo doppio podio e' il mio miglior weekend della stagione."

 

Massimo Meregalli (team manager): “Eccezionale! E’ la prima volta che provo un’emozione così grande. Ero molto nervoso questo weekend. Ben ci aveva fatto vedere quanto fosse veloce ma io conosco Nori e la Ducati molto bene e non potevo essere tranquillo. Fortunatamente tutto è andato alla perfezione. Voglio ringraziare tutti, non solo il team e la Yamaha, ma anche le persone a casa, la mia famiglia e quelle dei ragazzi della squadra. Ci hanno dato un grande supporto e sono stati comprensivi. Penso che non sia stato facile per loro e per questo ci tengo particolarmente, in questo momento di grande gioia, a ringraziare mia moglie”.

 

Laurens Klein Koerkamp (Racing Manager Yamaha Motor Europe): ”Una giornata fantastica per Yamaha! Oggi è stato il coronamento di un anno di duro lavoro per Ben e per il team. Dal primo momento che Ben è stato con noi, è stato chiaro che sarebbe stato qualcosa di speciale. Ha fatto un lavoro eccezionale in questa sua stagione di esordio nella SBK, non conoscendo la maggior parte dei circuiti in Europa. Questo successo è anche merito del team, che ha dato sempre il 100%. So quanto sia stata dura inseguire per così tanto tempo. Questa vittoria è un evidente testimonianza della competitività della nuova R1 e della validità del progetto di sviluppo della moto stradale. Un successo che va dunque condiviso con gli ingegneri in Giappone”.

 

 

 

 

 

Ordine di arrivo: 1. Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 38'19.654 (158,148 kph); 2. Haga N. (JPN) Ducati 1098R 1.195; 3. Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1.494; 4. Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 5.553; 5. Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 5.842; 6. Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 7.374; 7. Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 9.658; 8. Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 10.434; 9. Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 17.010; 10. Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R 1000 K9 24.509; 11. Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 27.195; 12. Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 34.825; 13. Lagrive M. (FRA) Honda CBR1000RR 35.135; 14. Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1'01.842; 15. Checa D. (ESP) Yamaha YZF R1 1'09.782; 16. Tamada M. (JPN) Kawasaki ZX 10R 1'30.818

 

 

Classifica piloti: 1. Spies 462 (Campione del Mondo) ; 2. Haga 456; 3. Fabrizio 382; 4.Biaggi 319; 5.Rea 315; 6. Haslam 241; 7.Checa 209; 8. Byrne 192; 9. Sykes 176; 10. Smrz 169

 

 

Classifica costruttori: 1. Ducati 572; 2. Yamaha 505; 3. Honda 431; 4. Aprilia 329; 5. Suzuki 173; 6. Bmw 141; 7. Kawasaki 76

 

 

Mondiale Supersport

 

 

 

 

Missione compiuta per Cal Crutchlow (Yamaha). Grazie al quarto posto, il pilota inglese ha conquistato il titolo iridato alla sua stagione d'esordio nel Mondiale Supersport. La corsa è stata un monologo del suo rivale per il titolo, Eugene Laverty (Honda), che ha fatto alla perfezione il suo dovere ma Crutchlow è stato impeccabile, portando a casa un successo finale meritato. Per quel che riguarda la gara, sul secondo gradino del podio è salito Kenan Sofuoglu (Honda), che ha chiuso il campionato al terzo posto, approfittando anche del ritiro del suo avversario diretto Joan Lascorz (Kawasaki). Giornata importante per la Triumph, che ha visto Garry McCoy salire per la seconda volta sul podio e Chaz Davies piazzarsi settimo. Al quinto posto si è piazzato il sempre concreto Mark Aitchison (Honda), che ha avuto la meglio su Michele Pirro (Yamaha), al suo miglior risultato stagionale. Giornata deludente invece per Massimo Roccoli (Honda), costantemente nelle retrovie, che è caduto nelle fasi finali della gara. La Honda, grazie al successo di Laverty, ha conquistato il titolo costruttori.

 

 

Ordine di arrivo: 1. Laverty E. (IRL) Honda CBR600RR 35'17.044 (156,173 kph); 2. Sofuoglu K. (TUR) Honda CBR600RR 3.443; 3. McCoy G. (AUS) Triumph Daytona 675 13.874; 4. Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R6 15.144; 5. Aitchison M. (AUS) Honda CBR600RR 16.608; 6. Pirro M. (ITA) Yamaha YZF R6 20.008; 7. Davies C. (GBR) Triumph Daytona 675 22.007; 8. Foret F. (FRA) Yamaha YZF R622.034

 

 

Classifica piloti: 1. Crutchlow 243 (Campione del Mondo) ; 2. Laverty 236; 3. Sofuoglu 189; 4. Lascorz 163; 5. Foret 123; 6. Pitt 119; 7. West 117: 8. Mccoy 98; 9. Aitchison 93; 10. Fujiwara 73

 

 

Classifica costruttori: 1. Honda 297; 2. Yamaha 284; 3. Kawasaki 186; 4. Triumph 114; 5. Suzuki 30.

 

 

Superstock 1000

 

 

 

 

Xavier Simeon (Ducati) ha suggellato nel migliore dei modi la conquista del titolo a Magny Cours andando a vincere con autorità l'ultima gara a Portimao. Per il pilota belga, che è sempre salito sul podio, si è trattato della quinta vittoria su dieci gara, segnale chiaro della netta supremazia di Simeon e della Ducati. Grande prova di Claudio Corti (Suzuki), che ha fatto il massimo possibile per contrastare il passo del neocampione, prima di dover alzare bandiera bianca a due giri dalla fine e accontentarsi del secondo posto. Sul terzo gradino del podio è salito Javi Fores (Kawasaki), che ha bruciato René Mahr (Suzuki) in volata. Gara sottotono per Maxime Berger (Honda) che, scattato dalla pole, ha commesso un errore non riuscendo poi più a trovare il ritmo. Ha concluso comunque quinto davanti ai francesi Loris Baz (Yamaha) e Sylvain Barrier (Yamaha). Gara da dimenticare per Daniele Beretta (Ducati) che, scivolato nelle fasi iniziali, non è riuscito a conservare il quinto posto in campionato. Altri quattro italiani in zona punti: Fabio Massei (Yamaha), Andrea Antonelli (Yamaha), Federico Sandi (Aprilia) e Denis Sacchetti (Honda).

 

 

Ordine di arrivo: 1. Simeon X. (BEL) Ducati 1098R 21'26.494 (154,198 kph); 2. Corti C. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 K9 3.594; 3. Fores J. (ESP) Kawasaki ZX 10R 4.566; 4. Mähr R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 4.779; 5. Berger M. (FRA) Honda CBR1000RR 11.496; 6. Baz L. (FRA) Yamaha YZF R1 12.115; 7. Barrier S. (FRA) Yamaha YZF R1 12.166; 8. Jezek O. (CZE) Honda CBR1000RR 16.196

 

 

Classifica piloti : 1. Simeon 225 (Campione del Mondo) ; 2. Corti 168; 3. Berger 138; 4. Fores 132; 5. Barrier 92; 6. Beretta 85; 7. Jesek 76; 8. Baz 61; 9. Mahr 48; 10. Giugliano 43

 

 

Classifica costruttori: 1. Ducati 225: 2. Honda 172; 3. Suzuki 170; 4. Kawasaki 132; 5. Yamaha 126; 6. Mv Agusta 26; 7. Aprilia 15

 

 

Superstock 600

 

 

 

 

Finale mozzafiato nell'Europeo Superstock 600. Grazie al terzo posto in gara, Gino Rea ha fatto suo il titolo per un solo punto nei confronti di Marco Bussolotti (Yamaha), vincitore davanti a Vincent Lonbois (Yamaha), terzo nella classifica finale di campionato. La gara è vissuta tutta sul duello tra questi tre piloti, che si sono scambiati ripetutamente le posizioni, con un arrivo in volata. Subito fuori dai giochi per il titolo Danilo Petrucci (Yamaha), che non è riuscito ad agganciarsi al terzetto di testa. Buona la prestazione di Nico Morelli (Honda) che ha chiuso all'ottavo posto dietro al francese Florian Marino (Honda). Tra gli italiani a punti anche Riccardo Cecchini (Honda), 12esimo. Da segnalare la caduta nel giro di ricognizione di Eddi La Marra (Honda), che aveva fatto segnare la pole position.

 

 

Ordine di arrivo: 1. Bussolotti M. (ITA) Yamaha YZF R6 18'07.948 (151,948 kph); 2. Lonbois V. (BEL) Yamaha YZF R6 0.455; 3. Rea G. (GBR) Honda CBR600RR 0.507; 4. Karlsen F. (NOR) Yamaha YZF R6 12.942; 5. Petrucci D. (ITA) Yamaha YZF R6 13.069; 6. Guarnoni J. (FRA) Yamaha YZF R6 13.304; 7. Marino F. (FRA) Honda CBR600RR 13.314; 8. Morelli N. (ITA) Honda CBR600RR 13.630

 

 

Classifica piloti : 1. Rea 154 (Campione del Mondo) ; 2. Bussolotti 153; 3. Lonbois 151; 4. Petrucci 146; 5. La Marra 104; 6. Guarnoni 104; 7. Guittet 78: 8. Kerschbaumer 76; 9. Karlsen 43; 10. Morelli 42

 

Massimo Oliana

Pubblicato da piave in data Venerdì, 30 ottobre 2009
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