Assistiamo in questi giorni al pianto dei camaleonti: il primo cittadino si erge dal suo trono invocando pietà e misericordia per l’eccidio dei nostri fratelli italiani, ripeto italiani dell’Istria. Nemmeno Gengis Khan si sarebbe comportato in simile modo. Per chi ha vissuto quel tempo dove a squarciagola si urlava: “comunisti, vigliacchi e traditori”, noi diciamo con voce alta e responsabile: “Governo italiano che sei succeduto al fascismo, sei stato e sei tutt’ora vile e traditore perché il sangue di questi innocenti infoibati dagli ordini di Attila leggi Tito, grida solenne vendetta!
Cittadini dell’Istria e della Dalmazia,dovete ancor’oggi tenere desto e alto questo vessillo come avete fatto nella tragedia. La Patria non vi ha dimenticato e non vi dimenticheràmai; queste parole potete scriverle con il sangue della vostra innocenza.
Purtroppo una banda di malfattori, di traditori si sono impossessati indegnamente di questo vessillo come dei sciacalli che nella disgrazia della sconfitta, hanno esploso tutto il loro livore contro ogni dignità di Patria. Noi che scriviamo dal Sacro Fiume onde la Patria ha con immani sacrifici riportato la grande vittoria di Vittorio Veneto. L’Istria e la Dalmazia erano, sono e saranno terra italica e proponiamo “CORAM POPULO”, richiamando le grandi nazioni amiche Stati Uniti, Inghilterra e Stati d’Europa, LIBERE ELEZIONI e considerando elettori quanti forzatamente hanno dovuto abbandonare il territorio, valga per loro ed i loro discendenti. A quanti leggono questo messaggio invitiamo a riflettere ed a riparare a questa pulizia etnica. Il Capo dello Stato che si è esposto commosso nel ricordare gli infoibati, deve far sì che questo popolo abbia la possibilità di VOTARE liberamente l’unione alla sua Patria naturale. Viva l’Istria italiana e viva l’Italia.
P.S.: Chiunque legga il messaggio e intende riconoscersi nella Patria, abbia il dovere e il coraggio di pubblicizzare in ogni dove questa riflessione.
Purtroppo una banda di malfattori, di traditori si sono impossessati indegnamente di questo vessillo come dei sciacalli che nella disgrazia della sconfitta, hanno esploso tutto il loro livore contro ogni dignità di Patria. Noi che scriviamo dal Sacro Fiume onde la Patria ha con immani sacrifici riportato la grande vittoria di Vittorio Veneto. L’Istria e la Dalmazia erano, sono e saranno terra italica e proponiamo “CORAM POPULO”, richiamando le grandi nazioni amiche Stati Uniti, Inghilterra e Stati d’Europa, LIBERE ELEZIONI e considerando elettori quanti forzatamente hanno dovuto abbandonare il territorio, valga per loro ed i loro discendenti. A quanti leggono questo messaggio invitiamo a riflettere ed a riparare a questa pulizia etnica. Il Capo dello Stato che si è esposto commosso nel ricordare gli infoibati, deve far sì che questo popolo abbia la possibilità di VOTARE liberamente l’unione alla sua Patria naturale. Viva l’Istria italiana e viva l’Italia.
P.S.: Chiunque legga il messaggio e intende riconoscersi nella Patria, abbia il dovere e il coraggio di pubblicizzare in ogni dove questa riflessione.
Addì 10 del mese di febbraio 2007, giorno del ricordo.