di Elisa Ceschin. A Sepang è successo davvero di tutto. Già dalla conferenza stampa del giovedì si era intuito che qualcosa non sarebbe andato per il verso giusto. Il titolo mondiale se lo stavano giocando in due, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, con soli 11 punti in classifica a dividerli.
Nella gara precedente, quella in Australia, Lorenzo aveva guadagnato qualche punticino sul rivale e compagno di squadra della Yamaha, che giovedì ha accusato Marc Marquez (Honda HRC) di favorire il suo connazionale e di cercare di fargli perdere quello che sarebbe il suo decimo titolo. Ovviamente Marquez si è difeso dicendo che lui sta solo facendo il suo campionato senza volersi immischiare nella lotta tra i due. In Malesia domenica a partire davanti a tutti è stato Dani Pedrosa, successivamente vincitore di una gara che lo ha visto nettamente superiore a tutti gli altri. Ma i problemi si sono creati dietro. Marquez, dopo essere partito dal secondo posto della griglia di partenza, è stato superato da Lorenzo (qui certi hanno iniziato a dire che lo ha lasciato passare) e, trovandosi con Valentino, ha iniziato una bagarre accesa con lui, innervosendolo parecchio. A sentire l’italiano, e come obiettivamente si è visto grazie alle telecamere, Marquez ha cercato più volte il sorpasso in maniera aggressiva e, oltre a rischiare il contatto, ha rallentato la corsa del Dottore che sperava di riacciuffare Lorenzo. All’ennesima entrata in curva dello spagnolo, avvicinandosi e trovando il contatto, Rossi ha reagito con una piccola ginocchiata e Marquez è finito in terra. Da qui in poi il delirio. Marquez ha detto che Valentino ha cercato deliberatamente di farlo cadere e che il “calcio” era intenzionale. Valentino ha detto che non voleva colpire Marquez, voleva solo mandarlo largo e farlo rallentare, come a dirgli: “Adesso basta!” La direzione gara ha esaminato il caso e, nonostante il comportamento di entrambi fosse scorretto, seguendo il regolamento, solo quello di Rossi è da punire. La sentenza è: 3 punti in meno dalla patente dei piloti, che sommato a quello preso a Misano lo faranno partire a Valencia, ultimo appuntamento del calendario, dall’ultima casella della griglia. Chi dice che il Dottore partendo per ultimo ha sicuramente perso il mondiale però si sbaglia. La sua moto è migliore della maggior parte, lui è un nove volte Campione del Mondo ed ha ancora 7 punti di vantaggio su Lorenzo, quindi i giochi sono ancora apertissimi. Fatto sta che a Sepang probabilmente si è rovinato uno dei mondiali più belli e più combattuti degli ultimi anni.