di Norman Zoia
La Basilica di Motta, dopo il cinquecentenario dell'Apparizione, torna a essere teatro - e proprio nel mese mariano - di un grande evento orchestrale.
Venerdì 9 (come le Muse), in seno ai nove lustri (sempre come le Muse, Euterpe in primis naturalmente) del Maggio Musicale. In prima mondiale sinfonie inedite del compositore mottense Andrea Luca Luchesi, Maestro di Cappella del giovine Beethoven. Con la Nuova Orchestra da Camera di Trieste diretta da Massimo Belli. Una serata straordinaria messa in scena grazie alla Fondazione Giacomini e al Coro che allo stesso Luchesi è intitolato. Con un personale special thanks a Lucia Visintin, presidente della succitata Fondazione, per aver incluso nel Programma di Sala il mio Profilo Fantastico, ritratto-omaggio all'illustre concittadino, musicista a lungo dimenticato. Fortunatamente riscoperto grazie all'appassionata tenacia di Giorgio Taboga, fluita poi nel rilevante e circostanziato volume Andrea Luchesi / L'ora della verità. Ben cinque le sinfonie in Maggiore proposte (Sol, Si bemolle, Re, Mi e Do, le ultime tre qui riportate: nella loro Prima esecuzione in tempi moderni), tutte suddivise in Allegro - Andante - Presto e tutte con la preziosa revisione di Agostino Granzotto che alle trascrizioni di Luchesi molto si è dedicato, lasciandole poi tutte, quelle finora note, nel Fondo Granzotto per l'appunto, conservato nella biblioteca della stessa Fondazione Giacomini.