Ieri sera a Treviso si sono riuniti per la prima volta appassionati, tifosi ed esponenti del rugby Veneto per porre le prime basi per la costruzione di un network di appassionati che abbia come obiettivo la difesa e la valorizzazione del rugby Veneto. La valutazione condivisa da tutti gli intervenuti è che il 18 luglio èstato compiuto un atto grave e senza precedenti contro tutto il movimento rugbystico veneto. Tale sensazione è peraltro testimoniata dall'enorme e diffusa solidariet' che sta giungendo da ogni dove del Triveneto alla Benetton Rugby.
Escludere dal novero delle franchigie invitate a partecipare alla Magners Celtic League 2010/2011 la Benetton Treviso e con essa l’intero rugby veneto significa porre in grave crisi l’intero comparto sportivo che da solo rappresenta gran parte del rugby italiano.
Gli effetti negativi di tale decisione implicano ripercussioni evidenti sul piano economico, turistico, culturale e sociale, oltreché a quello sportivo. È infatti chiaro che l’assenza del rugby veneto dal circuito internazionale comporta una perdita di importanza dei campionati italiani, già sviliti di per sé e in grave sofferenza.
L’impatto è economico, poiché il venir meno di attrazioni quali le partite con le migliori squadre scozzesi, irlandesi e gallesi significa avere meno persone negli alberghi, nei ristoranti, nelle nostra straordinarie città venete che sono adorate dal pubblico anglosassone al punto che i loro poeti le hanno elette a muse ispiratrici di molte loro opere. Vuol dire perdere opportunità di investimento in infrastrutture, in centri di accoglienza, in reti di trasporto e tecnologiche per prepararsi a una così grande opportunità.Questa decisione irrazionale e immotivata sul piano meritocratico decreta il soffocamento dell’attività straordinaria delle nostre 130 squadre che rappresentano un forte ed autentico legame con la nostra identità culturale, sociale ed altamente educativa, grazie all’apporto del volontariato sportivo che rende possibile la vita di uno tra i piùfitti reticoli di attività rugbystica del mondo.
Pertale ragione, gli appassionati di “Rugby Veneto” chiedono da subito a tutti gli stakeholder veneti, nell’ambito del proprio ruolo politico,istituzionale, economico e sociale di agire immediatamente all'unisono ed evitando ogni polemica interna in difesa compatta e appassionata del movimento rugbystico veneto, chiedendo a gran voce l'ammissione della Benetton Rugby all'interno delle due prime franchigie invitate a partecipare alla Magners Celtic League 2010/2011.
Chiediamo anche a tutti i comuni e le province del Triveneto di approvare con urgenza ordini del giorno e mozioni di solidarietà ed appoggio alla Benetton Rugby e a tutto il movimento rugbystico veneto,come già fatto all'unanimità dal comune di Treviso.Sollecitiamo anche tutte le associazioni di categoria a mobilitarsi immediatamente a difesa del nostro rugby e dell'indotto che viene a mancare in virtù di una decisione che è stata fortemente sponsorizzata da una politica in contrasto con gli interessi veneti.
Comunichiamoinoltre che collaboreremo con ogni entità del mondo rugbystico veneto,a cominciare dalle associazioni del Vecio Rugby per iniziare una raccolta di firme per una petizione in difesa del movimento rugbystico veneto, che inizierà immediatamente con attività in tutte le principali piazze e mercati veneti, oltreché in internet attraverso il proprio sito www.rugbyveneto.org e i social network ove già sono affluiti migliaia e migliaia di appassionati (solo in un gruppo sufacebookin 3 giorni abbiamo superato i 2800 iscritti
Gli appassionati di “Rugby Veneto” hanno tra l’altro deciso di organizzare una festa cui saranno invitati tutti i tifosi e amanti del rugby in occasione della prima amichevole di spicco che si terrà in Veneto dopo ferragosto.
Gliincontri tra appassionati continueranno nei prossimi giorni in tutte le città venete, con un calendario che sarà comunicato a breve. Per quanto riguarda Treviso, è già stata fissata una seconda riunione che si terràsempre al Flyer venerdì 31 luglio prossimo alle ore 21.