12-13 settembre 2015, Cumiana (TO)
“Sarebbe bello fare una fiera…”
di Sara Colombo, CISV Onlus
«Sarebbe bello fare una fiera» mi diceva mesi fa Bruno Zaro della Cascina Frutasè, mentre camminavamo insieme verso i terreni del suo orto. «Una fiera dove tutti i piccoli contadini si possano ritrovare a testimoniare la sovranità alimentare, senza cappelli politici. Tutti richiamati da CISV per aiutare gli altri piccoli coltivatori sparsi per il mondo». L'aria era fresca, camminavo con lo zainetto sulle spalle e l'idea mi piaceva. Ma come fare, da dove partire? Le cose poi sono andate avanti quasi da sole, perché dovevano andare così…: un ex volontario CISV in Burundi, oggi residente a Cumiana, ci ha informati che il suo Comune stava organizzando un Festival musicale cui voleva abbinare una parte sulla Sovranità Alimentare. Era quello che ci voleva!
Da lì sono iniziati i viaggi tra Cumiana e Torino insieme a Sara F., Pietro e Davide, anche loro del CISV, e via a stringere mani, conoscere persone, immaginare e progettare un evento così grande che spaventava e attraeva. Il CumianaFest è nato dalla volontà di partecipazione della cittadinanza cumianese e dalla nostra voglia di parlare dei temi che ci piacciono e in cui crediamo: diritto al cibo, rispetto dell’ambiente e delle persone, solidarietà...
Il CumianaFest è stata una festa di due giorni in cui la sovranità alimentare, artistica e popolare è stata protagonista. Il tutto a impatto zero, senza contributi pubblici, dove il coinvolgimento delle persone ha fatto la differenza. Tanti i momenti da ricordare: l'inaugurazione di venerdì 11 settembre, in una splendida cascina dove abbiamo presentato il Festival, e poi la giornata di sabato 12 dove i workshop tenuti da giovani contadini hanno avuto grande successo, e la tavola rotonda sul tema Giovani e Ritorno alla Terra è stata apprezzata dalle tantissime persone (almeno un centinaio!) presenti nel centro di Cumiana. Verso sera il punto ristoro contadino, gestito da 20 ragazzi del CISV che si sono spesi a titolo volontario, ha iniziato a sfornare delizie usando materie prime provenienti da piccoli agricoltori, un cibo di qualità elevata offerto a prezzi popolari! Intanto dai 4 palchi musicali dislocati per il paese hanno vibrato note folk, jazz e blues che ci hanno accompagnato fino a notte.
Siamo andati a dormire stanchi ma contenti: tanta partecipazione, tanti commenti positivi e tanta gente al punto ristoro, con i cui proventi finanzieremo progetti per il diritto al cibo nei Paesi africani.
Così dolce l'addormentarsi, così triste la sveglia al mattino: alle 6.30 piove fortissimo. Un vero diluvio. Pietro, Davide e Bruno partono per organizzare il mercato, con i contadini più coraggiosi che sfidando le intemperie montano il banco sotto la tettoia in centro paese. Io e Sara F. andiamo al punto ristoro, quasi galleggia nella palude che fu campo sportivo, insieme ai tanti volontari che dopo una notte in sacco a pelo si sono rimboccati le maniche per rimettere in sesto la cucina e ripartire a tagliare verdure, preparare le griglie per le salsicce e l’impasto per le crepes...
Alle 10.00 esce il sole e gli animi si placano: tutto si illumina, le ossa si scaldano, la gente comincia ad arrivare. La fiera è un successo di musica e agricoltura: contadini e consumatori felici, si conoscono, scambiano, comprano. Il punto ristoro si attiva anche se per tutta la giornata non funzionerà come avremmo voluto: la pioggia torrenziale ci ha giocato un brutto tiro. Malgrado ciò, le persone che hanno partecipato sentono di aver fatto un’esperienza speciale, di aver conosciuto realtà nuove: persone, lavori, sapori nuovi..
Ora, dopo un altro giorno passato a smontare tutto, quasi non riesco ad alzarmi dal letto per la stanchezza. Ma penso alle reti che abbiamo tessuto in questi mesi: quella che lega piccoli contadini a noi e quella che d'ora in poi legherà Cumiana a Torino, città e campagna. Penso che tutto questo lavoro è stato un’innovazione, un’espansione a nuovi territori, a nuove relazioni.
Sono certa che i semi interrati con cura porteranno altri buoni frutti.
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